Non è la fine del mondo…

… il fatto della crisi già sedimentata e non più incombente. Proprio perché è già sedimentata. diventa un punto di partenza, una pausa con riflessione e un motivo in più per andare avanti, o indietro. Direi più che altro indietro. Gli aspetti positivi della crisi in Italia, crisi politica soprattutto, credo siano stati l’aprire gli occhi ai più ingenui su cosa siano realmente i media. Parlo di giornali e televisioni. Di come siano pilotati ad hoc, cosa che è sempre stata, ma negli ultimi mesi non fanno nemmeno finta. Un problema ben più grave credo invece siano i Piranha. Non da soli, presi così sono dei pesciolini coi denti affilati e basta non fare il bagno dove nuotano loro. altrimenti ti mangiano, è semplice. Il problema è la radioattività sempre più incombente che scaturisce da quel catorcio di centrale nucleare a Fukushima. Le ultime 300 tonnellate di acqua altamente radioattiva probabilmente, per vie traverse, arriveranno in acque dominate dai piranha. Io mi chiedo: e se spuntassero le ali ai piranha? Che succederebbe? Hanno già fatto un film a riguardo, e come si sa, i film anticipano sempre la verità. Meglio non pensarci.

L’altro giorno nella metropolitana sento una coppia di italiani parlare della crisi, e di come i Tedeschi siano previdenti e corrano già ai ripari nonostante la loro economia funzioni. Commentavano la pubblicità “Der Hausweg aus der Krise”, che significa si “via di uscita dalla crisi”, ma la pubblicità parla della depressione. Cosa molto diffusa a Berlino a causa, per la maggiore, di un cielo plumbeo per molti mesi l’anno. Un’atmosfera grigia e bigia che tenta di entrarti dentro e inocularti un mal di vivere che ti mangia dall’interno. Un po’ come i piranha radioattivi di cui sopra. Ma la depressione è un piranha che anestetizza mentre “lavora”. Madonna, la cantante, è sbarcata da poco a Roma e sembra avere qualcosa in comune con la serie Breaking Bad. Anche lei sa dei piranha.